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Polemico, scabroso, addirittura offensivo: nel 1917 "Come si seducono le donne" fu il primo e unico libro di successo pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti, che lo dettò a Bruno Corra e ne corresse le bozze convalescente all'ospedale di Udine. Rosa Rosà lo lesse e, preda di una visione, decise di rispondere per le rime al vate del futurismo. Ma qual era, la visione? La donna, in futuro, sarebbe divenuta altro da ciò che era in quel primo scorcio di secolo. Voluttuosa, energica, libera, capace di abbracciare i propri sogni. Ed è di questo che scrive la Rosà in "Una donna con tre anime", la cui protagonista - Giorgina Rossi - è preda di forze sconosciute che la portano, in tre momenti e in tre modi diversi, a una trasfigurazione completa. Il romanzo compie giusto cento anni dalla prima edizione, avvenuta nel 1918 presso lo Studio Editoriale Lombardo, ma la sua scrittura rapida e vivissima ha resistito egregiamente al tempo. E Rosa Rosà ci parla con la stessa urgenza di allora.